Titolo: Diphylleia
Autore: Elia Bonci
Editore: Caravaggio editore
Prezzo online: 10,35 €
Tanto per cominciare, devo ringraziare Elia Bonci per avermi permesso di leggere il suo libro Diphylleia, di cui vi parlo oggi. È un racconto che vuole diffondere un messaggio importante, che dovrebbe essere letto da tutti e in particolare da certi ragazzi che vengono trattati come se fossero sbagliati. Ma anche dai loro genitori, per esempio.
Aiyana si trova in un letto d'ospedale da tre mesi, dopo aver subito un'aggressione. Si sveglia senza ricordi. Sarà compito della nonna Karla farle ripercorrere tutti gli eventi importanti della sua vita nel tentativo di risvegliare la sua memoria, e sarà soprattutto il richiamo dell'amore l'interruttore che accenderà di nuovo la sua vita.
E infatti Diphylleia è un libro che parla soprattutto d'amore e del suo potere, di vita, ma anche di identità, di pregiudizi e di violenza. E il finale... ecco, i finali sono due. Non basta questo a incuriosirvi?
I personaggi del libro, tra l'altro molto breve, sono pochi, ma ognuno ha una sua importanza e un suo ruolo ben definito. Le descrizioni fisiche sono ben fatte ed esaustive e, in qualche modo, calzano perfettamente a ciascuno di loro. La caratterizzazione, invece, non è molto approfondita, ma non è neanche un difetto perché l'importante qui non sono i caratteri dei personaggi, ma semmai i loro sentimenti, i fatti e le emozioni che suscitano. E quelli si vedono benissimo.
Lo stile di Elia Bonci, complice anche la sua giovane età, è molto acerbo ma poetico, a modo suo. Non mancano gli errori: la punteggiatura non è usata alla perfezione, alcuni pronomi sono scorretti e l'uso degli ossimori mi è parso eccessivo. Come avrete notato sono abbastanza fissata con questi aspetti un po' più tecnici. La prosa però è coinvolgente e, come ho detto, anche poetica, quindi a mio parere molto adatta alla lunghezza del libro e al suo contenuto: è come leggere una lunga poesia, straripante di sentimenti.
La particolarità del libro, poi, è l'ampia presenza di simbolismi – a partire dal titolo –, come spiegato nella rubrica che l'autore ha pensato bene di aggiungere alla fine.
Insomma, a parte qualche imprecisione tecnica Diphylleia è una bella lettura, è un libro molto sentito e parla al lettore, perciò vi consiglio di leggerlo.
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