Titolo: Un giorno questo dolore ti sarà utile
Autore: Peter Cameron
Traduttore: G. Oneto
Editore: Adelphi (2010)
Copertina flessibile: 206 pagine
Prezzo: 10,45 €
Ho riletto Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron per la quinta volta. Da ciò potete evincere quanto io lo ami e, dunque, quanto io sia di parte. Nonostante ciò, devo avvisarvi che in realtà questo romanzo, e soprattutto il suo protagonista, possono risultare davvero odiosi a persone relativamente sane e che hanno superato l'adolescenza con serenità.
Tra i temi trattati compaiono:
Adolescenza, per l'appunto. E anche sessualità, dato che sono due temi inseparabili. Gran parte della trama e dell'indagine del personaggio principale dipendono proprio dalla sua sessualità, da come la vive lui e da come la vivono gli altri. Perché, nonostante la sessualità di un individuo sia esclusivamente affare suo, tutti sappiamo che la gente non perde mai occasione per stare zitta.
Tutti quei disagi – per non dire disturbi – spesso legati all'adolescenza, soprattutto se sei un disadattato: ansia, depressione, mal di vivere e così via. A proposito di ciò, viene affrontato anche il tema della psicoterapia e – cosa che apprezzo moltissimo, anche se non dovrei dirlo – della sua inutilità.
Amore, in diverse forme, più o meno disfunzionali. E poi, se vogliamo, quelli che dovrebbero essere gli ingredienti delle relazioni sane: la gentilezza, la correttezza, tutte queste amenità che l'autore, in modo indiretto ma neanche tanto, suggerisce saggiamente.
Riguardo ai personaggi, James è protagonista e voce narrante, perciò tutti gli altri sono delle sue proiezioni, o comunque vengono presentati attraverso le sue interpretazioni.
Le descrizioni fisiche sono quasi del tutto assenti; a essere descritti o elencati sono soprattutto i difetti. I genitori di James, come anche la terapeuta, o almeno i loro atteggiamenti, sono molto chiari ma, appunto, sono interpretati dallo stesso James. È tutto molto soggettivo e quello che vediamo è solo il modo in cui lui percepisce gli altri, ovvero come delle persone che vogliono "guarirlo" e cambiarlo, che non lo accettano per com'è.
Del resto, è lo stesso James a non accettare sé stesso. È un personaggio a mio parere molto ben fatto; il suo disagio è palpabile, lui è triste e odia tutto, rimugina sulle cose, è estremamente introverso e ansioso, molto severo con sé stesso. Odia gli altri perché si odia. Come al solito mi arrogo il diritto di diagnosticargli un disturbo psichiatrico: il disturbo evitante di personalità. Forse anche un'occasionale psicosi.
Lo stile è bello, caratterizzato da una scrittura triste e riflessiva, contemplativa, da una profonda introspezione che però non risulta pesante. È scorrevole e a tratti anche divertente, pur esponendo tutti i pensieri e le emozioni di James, che di certo non sono leggeri: c'è un senso di desolazione e solitudine che può essere apprezzato da chi lo conosce bene, e risultare invece noiosissimo per chi non lo capisce.
Anche le descrizioni, ovviamente, sono corredate dalle sue impressioni e sensazioni, che quindi passano al lettore.
I dialoghi sono necessari e quindi frequenti, chiariscono le interazioni e le dinamiche di relazione che mettono James in difficoltà così grandi, il modo in cui lui si pone nei confronti degli altri, e infatti in gran parte dei dialoghi gli altri sembrano tutti degli idioti, perché è così che lui li giudica. È il suo modo di difendersi. In particolare i dialoghi con la dottoressa sono scoraggianti: lui fa di tutto per peggiorare le cose con una cocciutaggine alquanto infantile, ma neanche lei scherza.
Il tutto è permeato da un umorismo tragico e amaro. Fa ridere, ma in modo triste. Capisco che tutto questo non sia molto invitante, ma per me Un giorno questo dolore ti sarà utile è un romanzo bellissimo, che quindi consiglierei senza ombra di dubbio.
Eccolo: https://amzn.to/34YPxx4
Nessun commento:
Posta un commento