Titolo: Poirot sul Nilo
Autore: Agatha Christie
Traduttore: G. M. Griffini
Copertina flessibile: 274 pagine
Editore: Mondadori (2017)
Prezzo: 9,60 €
Poirot sul Nilo, a quanto ne so, è uno dei romanzi più famosi di Agatha Christie, o quantomeno uno dei più citati tra quelli con protagonista Poirot. In realtà, anche se mi è piaciuto, io non l'ho trovato migliore di altri, e mi è sembrato anche inutilmente lungo.
I temi sono quelli ricorrenti nell'autrice e nel genere, ovvero quelli che costituiscono poi i più frequenti moventi per uno o più omicidi:
- Invidia, gelosia, vendetta. La principale vittima di questo caso, Linnet Ridgeway, è bellissima, giovane e ricca, sembra riuscire a ottenere tutto quello che vuole ed è quindi oggetto dell'ammirazione e dell'invidia (e quindi dell'odio) praticamente di tutti.
- Denaro e avidità. Linnet è appunto ricchissima e, vista l'ambientazione (crociera sul Nilo), anche gli altri personaggi sono perlopiù ricchi. Ma ci sono anche i camerieri, gli infermieri e tutti coloro che sono a bordo per assistere qualcun altro, così come ci sono i ricchi che si fingono poveri e i poveri che si fingono ricchi.
I personaggi, come sempre, non hanno un grande spessore psicologico; in compenso hanno spesso emozioni molto pronunciate, anche perché se fossero impassibili e tranquilli ci sarebbero ben poche ragioni di sospettare di chicchessia.
Le descrizioni sono discrete, ma quelle di alcuni personaggi meno rilevanti mi sono sembrate insufficienti, e fino alla fine non avevo una chiara idea di come fossero fatti, non riuscivo a immaginarli.
Lo stesso Poirot mi sembra sempre meno brillante, anche a causa dell'assenza di Hastings. Spero che nei prossimi libri questo ritorni, perché negli ultimi mi è mancato molto.
Lo stile è il solito della Christie, sempre molto piacevole ma non particolarmente ricco.
Inoltre la prima metà del libro, che come ho detto è alquanto più lungo del consueto, mi è sembrata meno coinvolgente del solito, come un elenco di fatti sciorinato meccanicamente. Si tratta soprattutto della presentazione dei personaggi e delle premesse.
Nella seconda metà, relativa invece ai fatti più salienti – ovvero i delitti e le relative indagini –, si riprende e il lettore si trova sempre più coinvolto e curioso: esattamente quello che deve succedere con un giallo.
In definitiva, Poirot sul Nilo non mi è sembrato migliore di altri libri della serie, ma come gli altri è una lettura molto piacevole, che quindi consiglio a chiunque ami il genere.
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