Titolo: La leggenda del santo bevitore
Autore: Joseph Roth
Traduttore: Nicoletta Giacon
Editore: Garzanti (2019)
Copertina flessibile: 63 pagine
Prezzo: 6,40 €
La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth è un racconto molto breve, che in pochissime pagine ci fa apprezzare lo stile e forse l'essenza dell'autore (che io non conoscevo ancora).
La storia è quella di Andreas (e a quanto ho capito è anche autobiografica), un senzatetto alcolizzato a cui un uomo decide di regalare del denaro. Così, a caso. Andreas promette quindi (anche a sé stesso) di restituire la somma tramite un'offerta a Santa Teresa – a cui il benefattore è devoto – e, da allora, pare che tutte le fortune capitino a lui. In ogni caso lui non le sfrutta molto bene, e la sua offerta viene continuamente rimandata.
Con questo vi ho già elencato i temi più importanti: il denaro e il lavoro, la fede e la gratitudine, il rimorso e la dipendenza.
Io comunque credo che mi sia sfuggito qualcosa, un significato nascosto oltre la superficie, non so. Ho visto solo una serie di eventi ripetitivi e nient'altro.
I personaggi di questo racconto o romanzo breve sono ben dipinti anche se molti compaiono per pochi istanti. L'unico vero personaggio sempre presente è il protagonista Andreas, di cui mi ha colpito non tanto la caratterizzazione quanto l'indagine psicologica. Andreas cambia in base alla quantità di denaro che si trova in tasca, cosa che ho trovato molto verosimile e mi ha fatto riflettere sul peso che il denaro ha nella vita di tutti noi. Tanto più perché l'ho letto in contemporanea con Martin Eden (di cui ho parlato qui).
Tuttavia devo dire che Andreas l'ho detestato, a tratti: ha dei comportamenti che mi hanno irritato a morte, essendo uno sprecone inaffidabile. E tutto quello che gli capita è davvero poco credibile.
Lo stile di Joseph Roth mi è piaciuto molto. Il libro è scritto davvero bene e, come dicevo all'inizio, lo stile è risultato apprezzabile nonostante lo spazio molto limitato. Ho trovato ottime soprattutto le descrizioni fisiche di alcuni personaggi all'inizio. Immagino comunque di dover leggere qualcosa di più lungo per poterlo valutare come si deve.
In ogni caso è molto piacevole da leggere, elegante ma per niente pomposo, serio al punto giusto ma anche scorrevole.
Insomma si tratta di una lettura che ho apprezzato, anche se, ammetto, il finale mi ha deluso. Il libro si trova in diverse edizioni anche molto economiche, vista la brevità.
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