Titolo: Tonio Kröger
Autore: Thomas Mann
Copertina flessibile: 186 pagine
Editore: Einaudi (2016)
Prezzo: 9,50 €
A me Tonio Kröger di Thomas Mann non è piaciuto. Mi ha annoiato tantissimo e la lettura è stata faticosa nonostante la brevità del testo. Non sarei nemmeno in grado di riassumerlo, perché della trama non mi è rimasto nulla, a parte gli amori non corrisposti dei primi due capitoli. Scriverò due parole, ma non ho molto da dire.
Il tema principale è (suppongo) la solitudine. Tonio si affeziona a persone ben diverse da lui, che di conseguenza non lo accettano o almeno non pienamente, perché lui risulta strambo e non abbastanza conformista per i loro gusti. È un originale, per così dire, e di conseguenza se ne starà solo per tutta la vita.
I personaggi del racconto sono piuttosto antipatici: sono appunto dei pecoroni tutti uguali, che amano "divertirsi" e disprezzano Tonio perché ha una vita e delle preferenze più intellettuali delle loro, e viene perciò percepito come noioso e scialbo.
Le descrizioni fisiche in compenso sono molto dettagliate, e del resto la forma in generale è decisamente la parte più apprezzabile del racconto.
Lo stile infatti è meraviglioso. Il libro è scritto divinamente, le descrizioni sono accuratissime e molto minuziose, la scrittura è spettacolare.
Uno stile davvero molto ricco e bello, che pare sprecato per un contenuto così noioso e pretenzioso. Tantissimi anni fa ho letto Morte a Venezia, e credo proprio che Thomas Mann non faccia per me. Comunque ci riproverò ancora.
Tuttavia Tonio Kröger resta un libro che non consiglierei, mi dispiace.
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