Titolo: Un albero cresce a Brooklyn
Autore: Betty Smith
Traduttore: A. Pietribiasi
Copertina rigida: 576 pagine
Editore: Neri Pozza (2016)
Prezzo online: 12,32 €
Anni fa avevo iniziato a leggere Un albero cresce a Brooklyn di Betty Smith e l'avevo abbandonato dopo poche pagine. L'ho letto adesso grazie al GdL In omnia paratus creato da @ifeelbook (a cui dovreste partecipare, a proposito), e l'ho adorato.
All'inizio mi sembrava vuoto, un elenco di fatti fine a se stesso, ma procedendo con la lettura mi sono ritrovata sempre più affezionata ai personaggi e interessata alle loro vicende, fino alla fine che mi ha molto commosso.
È difficile elencare i temi toccati dal romanzo, perché racconta molti aspetti della vita. Ve ne dico qualcuno tra i principali.
- La crescita, come da titolo. Che non riguarda solo "l'albero", ma tutti i personaggi, in particolare la protagonista Francie. Assistiamo alla sua evoluzione e trasformazione da bimbetta di undici anni a fanciulla dalla sensibilità e maturità fuori dal comune, e a come la sua vita cambia con lei.
- Denaro, povertà, lavoro e istruzione. I protagonisti sono poveri, le loro vite sono segnate dalle condizioni economiche, nel bene e nel male. Più di una volta si presenta la scelta tra lavorare per necessità da una parte e, dall'altra, studiare per ottenere quell'istruzione che potrebbe migliorare almeno il futuro.
- Amore, in diverse forme. L'amore materno, di cui ho apprezzato molto la rappresentazione realistica: Katie ammette perfino di preferire un figlio all'altro (e lo dimostra). Ma anche quello fraterno e familiare in generale, e quello romantico.
- Pregiudizi. La prima parte del libro è una sorta di denuncia che mette in luce le differenze sociali e le discriminazioni tipiche di un certo tipo di società e di tempo. (Siamo nel 1912.)
- Morte e perdita, trattate in maniera esemplare, dolorosa, davvero realistica.
I personaggi del libro sono molto verosimili e ho provato per loro sentimenti contrastanti. Spesso mi hanno fatto arrabbiare, soprattutto Johnny e Katie, che ho trovato insopportabile come madre e avrei voluto prendere a sprangate. Ma il romanzo è lungo e, volenti o nolenti, si impara pian piano a conoscere bene tutti, a scoprire le loro debolezze e i loro sentimenti, e si finisce per amarli.
Francie è una protagonista meravigliosa. All'inizio sembrava anonima e perfino poco credibile, ma cresce molto nel corso della storia, e poi mi somiglia, perciò non ho potuto che immedesimarmi, partecipare alle sue gioie e ai suoi dolori, assistere alle sue scelte (non sempre approvandole) e volerla abbracciare. Le ho voluto molto bene.
Lo stile non è degno di nota, purtroppo. Il romanzo è scritto bene e facile da leggere, ma non c'è niente da segnalare. Le descrizioni sono insufficienti, fatta eccezione per alcune pagine riguardanti una morte con relativo funerale. Lì la narrazione diventa all'improvviso molto più ricca e pregnante.
Non mancano picchi di pathos struggente, che però non riescono a rendere le emozioni come dovrebbero. Mi sono arrivate eccome, non lo nego, ma è solo il significato a trasmetterle, non le parole.
Malgrado ciò, penso sia chiaro che il libro mi è piaciuto tanto e lo reputo un'ottima lettura.
Se lo acquistate da questo link per voi non cambia niente e io guadagnerò qualche spicciolo (quindi grazie, eventualmente): https://amzn.to/2AKf9Pc
Rieccomi anche da te cara! Come stai?
RispondiEliminaMi mancavano questi post di letture interessanti, sai? La mia lista dei desideri in campo "libresco" si allunga sempre più, a volte non riesco a finirne uno che già mi vedi girare per casa con un altro libro fra le mani (cosa mai successa prima! Di solito sono molto metodica!).
Comunque, questo libro sembra davvero bello anche a livello qualitativo. Per me è forse un romanzo troppo "realista", per altro la corrente letteraria che ho saputo apprezzare meno nel mio percorso letterario (sia da lettrice che da studiosa). Sappi che riesci comunque a stuzzicare la lettura anche di una che non appartiene al genere, come me!
Un abbraccio!
Ciao! Non parliamo di liste di lettura, io non so più cosa devo fare. Vorrei leggere un sacco di cose e vorrei riuscire a smaltire un libro al giorno. (Tra l'altro anche io sono metodica, e in genere non inizio un libro prima di finirne un altro.)
EliminaRiguardo a questo libro, come ho scritto a me è piaciuto un sacco ma io, al contrario, apprezzo molto il realismo, quindi era proprio nelle mie corde. Sono felice comunque se, nonostante tutto, il mio post è riuscito a incuriosirti, e in generale trovi interessanti i miei commenti. Almeno non restano parole al vento!
Ti abbraccio anch'io e ti auguro un buon weekend.