Titolo: La signorina Else
Autore: Arthur Schnitzler
Traduttore: R. Colorni
Copertina flessibile: 122 pagine
Editore: Adelphi (1988)
Prezzo: 8,50 €
La signorina Else è il primo libro che ho letto di Arthur Schnitzler. È un romanzo molto breve che si svolge tutto nella testa della signorina del titolo, ovvero è un unico flusso di pensieri suoi, con qualche brevissima pausa di dialogo.
Non mi è facile analizzare il libro proprio perché si tratta di pensieri, in quanto tali non così lineari o sensati. Al contrario, man mano che si procede i pensieri di Else sembrano sempre più confusi, deliranti, e dalle reazioni e parole altrui sappiamo che anche fisicamente comincia a stare sempre peggio: malore che è appunto una manifestazione del suo malessere interiore. Else suggerisce più volte, in modo più o meno diretto, che questo malessere l'accompagna da tempo, ma nel momento in cui la leggiamo il suo rapido peggioramento è causato da una richiesta che le arriva dalla madre, per telegramma, mentre lei è in vacanza. Una richiesta a cui Else vorrebbe opporsi, mentre allo stesso tempo si sente obbligata ad aiutare i genitori. La trama del libro è tutta in questo suo conflitto interiore.
Anche commentare i personaggi è difficile, dal momento che li vediamo solo attraverso gli occhi di Else. Lei li percepisce tutti come negativi, abietti, schifosi, o quantomeno stupidi e d'intralcio alla sua felicità.
Di sé stessa ha un'opinione un po' più alta, o almeno è quello che vorrebbe credere. Dice di essere bellissima e non perde occasione per lodare il suo corpo, e anche dalle reazioni altrui sappiamo che si tratta in effetti di una ragazza molto bella o molto affascinante. Detto questo, però, Else non parla proprio bene di se stessa. Dice di essere una sgualdrina, e di volerlo essere. Dice che nessuno la considera sul serio, nemmeno i suoi familiari. Insomma vorrebbe pensare di essere migliore delle persone che la circondano, ma tutto sommato non ci crede nemmeno lei.
Nei suoi pensieri e nel suo delirio, l'ho trovata ben rappresentata.
Lo stile di Schnitzler non mi ha colpito in alcun modo, ma voglio comunque leggere qualcos'altro per farmi un'idea più completa. L'ho trovato semplice e scorrevole, ma per forza di cose si tratta di una prosa particolare, in quanto è appunto un unico flusso di pensieri. Non ci sono molte descrizioni, se non quelle che suscitano una qualche emozione (solitamente disgustata, oltraggiata e offesa) nella protagonista, ma anche in quel caso non sono approfondite perché non è necessario.
Secondo me La signorina Else è un libro da leggere solo per svago; da un punto di vista tecnico non ho trovato nulla di notevole.
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