Titolo: Il cacciatore di aquiloni
Autore: Khaled Hosseini
Traduttore: I. Vaj
Copertina flessibile: 362 pagine
Editore: Piemme (2014)
Prezzo: 10,11 €
Khaled Hosseini mi spezza il cuore. Il mio preferito resta Mille splendidi soli (recensito qui), ma anche Il cacciatore di aquiloni è straziante.
Ovviamente i temi sono molto sostanziosi e importanti:
- Afghanistan. Uso questo nome per riassumere in realtà un'ampia gamma di temi che riguardano la cultura, la società, l'educazione, i valori, la guerra, i pregiudizi, la politica... del paese. Quindi diciamo solo Afghanistan.
- Amicizia e famiglia, in generale relazioni interpersonali e valori annessi, quali lealtà e fiducia. E rottura di quest'ultima.
- Etica e coscienza, colpa ed espiazione, perdono.
- Perdita, di troppe cose. Dell'innocenza, di sé stessi, di altre persone, della gioia di vivere.
I personaggi sono meravigliosi e per questo è tutto così doloroso. Le descrizioni fisiche sono molto dettagliate e la caratterizzazione è perfetta. Khaled Hosseini ci fa davvero conoscere i suoi personaggi.
Per esempio Amir, il protagonista della storia, è un codardo sleale. Si può anche simpatizzare con lui, visto il suo tormento, ma a me non è piaciuto, l'avrei preso a pugni.
Invece Hassan e Ali sono personaggi adorabili, integri e sempre dignitosi nella loro condizione di servi. Ho sofferto per loro, per la loro dolcezza che resta immutata nonostante una vita di privazioni, per la loro serenità che resiste a tutto. Per la capacità di Hassan di restare leale, fedele e sinceramente affezionato ad Amir anche dopo aver subito il peggiore dei tradimenti.
Perfino "Baba", il padre di Amir, viene fuori tutto sommato come un personaggio positivo, nonostante certi suoi errori e atteggiamenti. Niente a che vedere con gli uomini di Mille splendidi soli, per fortuna.
Anche lo stile di Hosseini mi piace tantissimo: il suo modo di raccontare è scorrevole e coinvolgente, trasmette tutte le emozioni del caso ma senza rendere la lettura "tecnicamente" pesante (emotivamente lo è, viste le vicende e i temi trattati). Ma non per questo è superficiale, anzi, è ricco di pathos e di dettagli descritti così bene che ho finito per ritenere questa la principale caratteristica di Hosseini, quella che lo rende unico.
Le descrizioni sono curate nei minimi particolari e i dialoghi sono ottimi e rappresentano bene i personaggi, ognuno di loro dice cose che potrebbe dire soltanto lui.
Secondo me Il cacciatore di aquiloni va letto assolutamente.
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