IL VISCONTE DI BRAGELONNE – Alexandre Dumas

Il visconte di Bragelonne - Alexandre Dumas

 

Titolo: Il visconte di Bragelonne

Autore: Alexandre Dumas

Traduttore: T. Monicelli

Editore: Newton Compton (2016)

Copertina rigida: 1283 pagine

Prezzo: 9,90 €


Il visconte di Bragelonne di Alexandre Dumas è il terzo libro del ciclo dei moschettieri ed è lunghissimo e bellissimo. Tutti e tre i libri sono stati per me una sorpresa: non avrei mai immaginato che potessero piacermi tanto, e questo è il più bello di tutti.

Come sempre, il maggior pregio dei romanzi di Dumas è la trama, estremamente coinvolgente e mai noiosa. Quindi io vi elencherò alcuni temi, ma in realtà contano poco perché l'importante è il racconto dei fatti. Comunque:

  • Storia, politica, potere. È un romanzo storico, non penso sia necessario dilungarsi su questo punto.

  • Dinamiche di corte, intrighi, etichetta, onore e conseguenti duelli e combattimenti per difenderlo.

  • Amore, spesso ostacolato da titoli e status sociale, ma anche influenzato da, o addirittura confuso con seduzione e potere. Per fortuna ci sono Raoul e Athos a sollevare la qualità del sentimento.

  • Onestà e inganno, fiducia, amicizia, che fin troppo spesso è però falsa e opportunista.

  • Morte.


I personaggi sono accuratamente descritti, e i modi di fare di ciascuno risultano chiari sin dalla prima apparizione. Anche le espressioni facciali sono ben visibili, le emozioni manifeste e, di conseguenza, i caratteri molto espliciti ed evidenti.

Le donne, come al solito, sono pessime e fanno davvero una magrissima figura, che siano ricche o povere, belle o brutte. Chi volesse insultare le donne in modo colto dovrebbe fare riferimento a Dumas.

Gli uomini non sono sempre molto migliori, ma ci sono alcuni gentiluomini esemplari, come Raoul e Athos, che sono davvero commoventi. Athos, serio, fermo e distinto, affidabile e onesto, rimane il mio preferito tra i quattro moschettieri. Ma qui mi ha commosso anche Porthos, che pure è relegato al ruolo di energumeno senza cervello per quasi tutta la durata della saga.

Luigi XIV mi ha fatto schifo. E, nonostante tutto, fino alla fine non sono riuscita ad affezionarmi a d'Artagnan. Pazienza.


Infine lo stile. Come ho sempre detto, Dumas scrive in modo molto appassionante e coinvolgente, tanto che anche un mattone di queste dimensioni riesce a rimanere interessante e a incuriosire fino alla fine. La scrittura è molto fluida e scorrevole nonostante le solite cerimonie e l'affettazione del linguaggio del tempo, e il testo è pieno di dialoghi che rendono il tutto più fluido e immediato, e che chiariscono ancora meglio i caratteri dei personaggi, perché da essi traspaiono tutte le loro emozioni e il loro fervore. Le descrizioni sono dettagliate e precise, alcune davvero bellissime, arricchite da similitudini poetiche e suggestive. Tutti gli ultimi capitoli sono molto commoventi, ma bellissimi e necessari per arrivare alla fine di questa storia.

Purtroppo questa edizione – l'unica disponibile in italiano – contiene molti errori e, soprattutto, la punteggiatura è usata proprio a caso.

Ad ogni modo vi consiglio assolutamente di leggere tutti e tre i libri e quest'ultimo in particolare. È una lettura che richiede molto tempo, ma ne vale la pena senza ombra di dubbio.


Il visconte di Bragelonne è qui: https://amzn.to/3z2efJH

Nessun commento:

Posta un commento