FRANNY E ZOOEY – Jerome David Salinger

Franny e Zooey - Jerome David Salinger
Titolo: Franny e Zooey
Autore: J.D. Salinger
Traduttore: R. C. Cerrone, R. Bianchi
Copertina flessibile: 162 pagine
Editore: Einaudi (2010)
Prezzo: 8,50 €

Ve lo dico: secondo me Franny e Zooey di J.D. Salinger è un capolavoro. E, come tutti i capolavori, non è per tutti. È un romanzo profondo e intelligente, ma la trama è quasi inesistente. Non succede nulla. È piuttosto breve e si tratta più che altro del ritratto – estremamente approfondito, come è tipico di Salinger – di questi due fratelli, Franny e Zooey, e poi, indirettamente, del resto della loro famiglia.
Tra i temi citerei incomunicabilità, depressione, lutto, materialismo, religione e spiritualità, società e sistema, ego.

I personaggi di Franny e Zooey sono una cosa meravigliosa, ma del resto Salinger è uno dei migliori nell'indagine dei personaggi. I suoi libri non sono storie, sono personaggi. Neanche al giovane Holden, in fondo, succede granché, ma che personaggio è! E lo stesso si può dire di Franny e Zooey, e della signora Glass, e perfino di Buddy e Seymour che sono fisicamente assenti, eppure si sentono, si vedono, si percepiscono. Anche chi non c'è, in realtà, c'è.
Zooey è un personaggio pazzesco e con milioni di sfumature; terribilmente brusco, restio a mostrare la propria sensibilità ma intelligente, sarcastico, per niente "leggero" ma molto, molto divertente. E c'è un momento in cui guarda solo una porta, e quel solo guardare la porta mi ha commosso, perché Salinger coglie uno di quei sentimenti a cui nessuno fa mai caso, nemmeno chi lo prova. Ma lui lo sa.
E che dire della signora Glass? Sembra quasi una caricatura, un personaggio realisticamente ridicolo, fastidiosa come solo le madri sanno essere ma, anche per lei, basta un attimo, un particolare sguardo, e percepiamo tutto il suo dolore.
Tutti i personaggi di Salinger sono depressi ed esigenti, hanno aspettative altissime che nessuno potrà mai soddisfare, e di conseguenza sono infelici. Indirettamente mi rimproverano. Ecco perché amo loro e l'autore.

Amo anche il suo stile. La scrittura di Salinger ti cattura, è perfetta, riesce a essere divertente e profonda allo stesso tempo. Anche quando parla del niente assoluto, lo fa così bene che non si può che continuare a leggere avidamente, a vedere davanti a sé ogni dettaglio descritto. Infatti le descrizioni sono fantastiche, ogni immagine efficace, le similitudini geniali.
I dialoghi costituiscono tutta la struttura del romanzo, che è diviso in tre parti, dialoghi per l'appunto: tra Franny a Lane, tra Zooey e la madre, tra Franny e Zooey. Il primo e l'ultimo sono molto filosofici, il secondo è ironico e mi ha divertito un sacco, anche se non è certo vuoto o privo di significati. Tutti, comunque, sono fantastici, molto realistici e caratterizzanti, nervosi. E intrisi di un dolore latente, che ti sorprende come una stilettata quando meno te lo aspetti.
Nella mia edizione – che però risale a dieci anni fa – ho trovato diversi errori di punteggiatura, ovvero virgole usate a caso.
Comunque, mi pare ovvio che dovreste leggerlo tutti.

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