LA VERITÀ SUL CASO HARRY QUEBERT – Joël Dicker

La verità sul caso Harry Quebert - Joel Dicker
Titolo: La verità sul caso Harry Quebert
Autore: Joël Dicker
Traduttore: V. Vega
Copertina flessibile: 784 pagine
Editore: Bompiani (2019)
Prezzo: 12,66 €

Il mio parere sarà impopolare. La verità sul caso Harry Quebert è il primo romanzo di Joël Dicker e, come tutti sapete, ha avuto un gran successo. Io l'ho effettivamente letto con piacere, perché è molto scorrevole e avvincente (e pieno di colpi di scena nella parte finale, che tuttavia avevo in gran parte previsto) ma, ecco, bello direi proprio di no.
Riguardo ai temi: si tratta di un giallo, con le indagini sull'omicidio di Nola Kellergan, già scomparsa 33 anni prima all'età di 15. Attorno alla vicenda poliziesca c'è poi tutta una storia fatta d'amore, amicizia, etica, pregiudizi, arte, manipolazione, malattia e morte. Alè.

I personaggi del romanzo sono davvero deludenti, non c'è una personalità che spicchi. Sono in generale piatti, e anche tutti molto simili tra loro. Nessuno ha caratteristiche particolari. Soprattutto le donne sono identiche, tutte belle e tutte con sogni di gloria e fama. La madre di Marcus mi ha fatto ridere a volte, ma è solo una macchietta.
Harry sembra un vecchio rimbambito (già da giovane), vittimista e dice cose di una banalità sconcertante, perdipiù spacciate (dall'autore e dagli altri personaggi) per grandi perle di saggezza. Anche gli altri sono piuttosto sdolcinati e poco credibili, tutti si innamorano al primo sguardo.
Nola poi è insopportabile, per tutto il tempo viene ribadito quanto fosse carina e deliziosa, quanto tutti la adorassero, ma sembra una comunissima quindicenne piuttosto vuota e perfino stupida, infantile e piagnucolosa. Nella realtà nessuno la amerebbe. A un certo punto vengono fuori delle informazioni per cui lei sembra essere stata "una puttanella", e a dire la verità rischiava di diventare molto più interessante di quanto non sia. Ma no, era un'illusione.

Lo stile è un tasto ancora più dolente. Ammetto che è scorrevolissimo e coinvolgente grazie alla sua semplicità (anche eccessiva), e le descrizioni sono abbastanza buone. Ma questo è tutto ciò che ho da dire di positivo.
Innanzi tutto è pieno di errori cretini, ma questo è un problema della traduzione, non posso sapere se l'originale sia scritto così male. La cosa più fastidiosa è tuttavia la sdolcinatezza, a partire dalle perle di saggezza di Harry – che come ho detto dovrebbero essere profonde e invece sono stupidissime – fino ad arrivare ai dialoghi. I dialoghi sono davvero, davvero pietosi. Patetici. Sul serio, leggendo mi sono sentita in imbarazzo per l'autore.
Non è che io sia una specie di intellettuale "superiore a queste cose"; io per prima sono piuttosto sdolcinata, ma il romanticismo non dovrebbe essere così dozzinale. Il libro ha la pretesa di mettere un grande romanzo d'amore dentro un giallo, ma la verità è che l'amore è trattato in maniera troppo superficiale e banale.
La verità sul caso Harry Quebert è un libro che personalmente non consiglierei, ma ripeto che è una lettura "da ombrellone" piacevole, se avete voglia di distrarvi e basta.

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