Titolo: Emma
Autore: Jane Austen
Traduttore: A.L. Zazo
Copertina flessibile: 530 pagine
Editore: Mondadori (2002)
Prezzo: 10,45 €
Emma è, a mio parere, il miglior romanzo di Jane Austen, il meno noioso. Se non altro perché la protagonista si evolve nel corso della storia, a differenza di tutte le altre eroine austeniane.
Tra i temi trattati o, più che altro, mostrati:
- Amore e corteggiamento. I romanzi di Jane Austen sono tutti più o meno romantici, ma qui l'amore viene mostrato in maniera più originale, come frutto di macchinazioni e manipolazioni, o comunque accompagnato da esse. Ovviamente alla fine l'amore autentico trionfa per tutti, blablabla.
- Società, reputazione e pregiudizi. Come sempre, anche qui l'autrice fa un bel ritratto della società del tempo, mettendo in mostra i pregiudizi verso i più poveri, ma anche la pietà nei loro confronti.
- Intelligenza e solitudine. Emma è dichiaratamente intelligente, la sua intelligenza viene più volte lodata e sottolineata in tutto il romanzo e la distingue da ogni altro personaggio (anche degli altri romanzi). A quanto pare, Jane Austen pensa e ci ricorda che l'intelligenza è fonte di solitudine, proprio perché non è così diffusa. Emma è circondata da persone che ama, ma che non saranno mai all'altezza del suo intelletto. Inoltre, c'è da dire che lei stessa non lo usa sempre in modo appropriato.
- Vecchiaia e gioventù. Sembra che i personaggi del romanzo siano suddivisi in modo netto tra vecchi e giovani, e la cosa triste è che non si capisce bene dove si collochi Emma, sebbene abbia solo 21 anni. Vive con l'anziano padre, ha a che fare spesso con persone più grandi di lei e ha ben poche occasioni di socializzare con i suoi coetanei. Insomma, è abbastanza sprecata.
Le descrizioni fisiche dei personaggi di Emma sono carenti, di alcuni non si sa fino a alla fine come siano fatti. I caratteri invece sono molto chiari, spesso anche esasperati. Sono ben evidenti la vivacità, il buonsenso, la saggezza, la dolcezza e tutte le caratteristiche attribuite a ognuno di loro, e soprattutto a cosa tengono e a cosa no.
Emma è la mia preferita tra le protagoniste di Jane Austen, è molto più viva delle altre, intelligente e di carattere vivace, intraprendente e smaniosa di fare. In più, come ho detto, a differenza delle altre si evolve nel corso della storia.
Amo anche il signor Knightley, a sua volta il miglior personaggio maschile dell'autrice. Molto meglio di Darcy, a mio modesto parere.
Lo stile di Jane Austen è sempre molto piacevole, scorrevole ed elegante, anche se non mancano parti noiosissime grazie alla sua abitudine di sottolineare, anche molto lungamente, la frivolezza della società borghese.
Non ho trovato descrizioni degne di nota, mentre sono più notevoli i dialoghi, perché caratterizzano bene i personaggi e sono, appunto, indicativi di come molti di loro siano concentrati su cose del tutto irrilevanti e frivole. Sono spesso infarciti di vuotezza e inutilmente prolissi, mille parole quando se ne potrebbe usare una sola. In particolare i monologhi della signorina Bates, che parla per pagine e pagine senza mai dire nulla di rilevante.
I più interessanti sono gli scambi tra Emma e il signor Knightley, l'unico che la rimproveri e la "educhi", cercando di renderla una persona migliore, a differenza degli altri che la ritengono già perfetta.
Come ho già detto a proposito di Persuasione, io non sono una grande fan di Jane Austen, ma se proprio volete leggerla io vi consiglio questi due romanzi, piuttosto che Orgoglio e Pregiudizio.
Emma si trova qui: https://amzn.to/30yzl4a
Nessun commento:
Posta un commento