ALLY NELLA TEMPESTA – Lucinda Riley

Titolo: Ally nella tempesta
Autore: Lucinda Riley
Traduttore: S. Reggiani, L. Taiuti
Copertina flessibile: 656 pagine
Editore: Giunti Editore (2018)
Prezzo: 9,60 €

Ally nella tempesta di Lucinda Riley è il secondo libro della serie Le sette sorelle, e mi è piaciuto più del primo.
Le storie sono ovviamente tutte simili: Pa' Salt, l'uomo che le ha adottate e che ha dato a ognuna di loro il nome di una stella delle Pleiadi, è morto, e in ogni libro una delle sorelle – in questo caso appunto la seconda, Alcyone detta Ally – va alla ricerca delle proprie origini seguendo gli indizi lasciati dall'uomo prima della sua morte.
Nonostante io mi senta molto simile a Maia, protagonista del primo libro, il secondo mi ha coinvolto di più da un punto di vista emotivo, forse perché, nonostante io sia siciliana, so che mi sentirei più a casa in un paese nordico e freddo e sono sempre stata affascinata proprio dalla Norvegia, dove Ally trova le sue origini. In alcuni momenti mi ha perfino commosso il suo riconoscere parti di sé che non sapeva di avere, mi sono immaginata in un luogo del genere e l'ho sentito molto mio. Ma a voi di questo non frega niente.
Parliamo dunque di altri temi:
  • Coraggio vs paura. Ally è una leader, considerata la più coraggiosa delle sorelle, e si trova costretta ad affrontare con grande forza una serie di sciagure che metterebbero alla prova chiunque.
  • Musica. Se la storia di Maia era legata soprattutto all'architettura e alla scultura, quella di Ally è invece legata alla musica. A questo punto suppongo che le storie di tutte le sorelle saranno legate a quelle di grandi artisti. In questo caso è Edvard Grieg.
  • Denaro e libertà. Le ragazze hanno la fortuna di essere ricche e, in quanto tali, libere di fare praticamente qualsiasi cosa. Da poveraccia quale sono, trovo abbastanza snervante leggere con quanta facilità programmino viaggi da un giorno all'altro e possano permettersi qualsiasi capriccio.
  • Guerra e nazismo, che riguardano solo una parte della storia, piccola ma rilevante.
E poi i temi ovvi che la trama comporta: famiglia (particolare attenzione è dedicata alla maternità), morte e lutto, identità e ricerca di sé.

Riguardo ai personaggi, le descrizioni fisiche sono buone ed esaurienti. Ally mi è piaciuta molto anche se non ho assolutamente nulla in comune con lei; la sua personalità emerge con chiarezza, così come quella di Theo, uno dei personaggi maschili più importanti. Anche le personalità delle altre sorelle sono rese in modo chiaro, sebbene compaiano per poco.
Ho trovato Grieg poco credibile, ma è una questione di trama, non di costruzione del personaggio. Trovo poco saggio prendere un personaggio conosciuto come lui e calarlo in situazioni non documentate storicamente: la mia mente si inceppa sull'inverosimiglianza. La stessa storia, con un generico musicista famoso senza nome, mi sarebbe risultata più credibile.
Purtroppo, visti anche i periodi storici, ci sono un sacco di vecchi squallidi che si innamorano di ragazzine.

Sullo stile non c'è granché da dire. È molto scorrevole e piacevole da leggere, la lunghezza del romanzo non pesa per nulla. Ci sono delle parti di cui non mi importava nulla, riguardo alla navigazione e le gare di vela, eppure non mi sono annoiata per niente.
Descrizioni e dialoghi sono decenti ma non hanno nulla di speciale, anzi alcuni personaggi (Theo in particolare) parlano in modo vagamente antiquato nonostante la giovane età. Mi chiedo se sia colpa della traduzione.
In ogni caso Ally nella tempesta mi ha tenuto compagnia per una decina di giorni, ed è stato per me una lettura estremamente piacevole.

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