Titolo: Le ore
Autore: Michael Cunningham
Traduttore: I. Cotroneo
Copertina flessibile: 169 pagine
Editore: Bompiani (2004)
Prezzo: 11,40 €
Le ore di Michael Cunningham è uno dei libri più belli che abbia mai letto. Secondo me l'hanno letto in troppo pochi, e il film non gli rende per niente giustizia.
Si tratta di tre vite, o meglio tre precisi momenti delle vite di tre donne (tra cui Virginia Woolf), in qualche modo collegati dalla letteratura e le rose gialle.
Tra i temi trattati:
- Letteratura, appunto, che ha un ruolo fondamentale per tutte e tre le protagoniste e che in un certo senso le salva, è un rifugio. Anche se non può fare miracoli, ahimè.
- Autostima, aspettative e obblighi sociali, inadeguatezza e fallimento. Tutte e tre le protagoniste vogliono disperatamente qualcosa e si sentono fallite perché non l'ottengono. E tutte e tre fuggono da questa sensazione orribile, dalle aspettative degli altri, ognuna in un modo diverso.
- Depressione, suicidio. Va be', Virginia Woolf la conoscete tutti. Ma neanche Laura Brown scherza, e non a caso è uno dei miei personaggi preferiti di sempre.
- Amore, e soprattutto la sua assenza. "C'è così poco amore nel mondo."
I personaggi sono perfettamente visibili, chiari, le descrizioni fisiche scarseggiano ma, quando ci sono, sono molto efficaci.
Per il resto sono vivi, anche quando sono depressi e vogliono morire, sono fasci di emozioni e pensieri veicolati in maniera esemplare. Soprattutto la paura. E, nel caso di Clarissa, l'amore esagerato, stranamente verosimile, per tutto ciò che la circonda, comprese le persone.
Come ho detto, Laura Brown è per me un bellissimo personaggio, a cui mi sento molto legata, ma anche in Virginia e in Clarissa ho visto parti di me, le ho capite, le ho amate.
Lo stile è meraviglioso. Una scrittura stupenda, poetica, ricercata ed elegante, curatissima.
I dialoghi (ma anche i monologhi, i flussi di pensieri e sentimenti) sono ottimi, definiscono ulteriormente le personalità dei personaggi.
Le descrizioni sono anch'esse molto curate, con dettagli a cui sarebbe facile non pensare affatto, ma Michael Cunningham per fortuna ci pensa e arricchisce così il suo romanzo di realtà.
Io amo questo libro e mi è molto caro, non posso fare altro che consigliarlo. Ma vi avverto anche che, nel caso in cui non doveste sentirvi partecipi, potrebbe risultarvi noioso. Non è un libro da leggere per evasione.
A quanto pare l'edizione che ho io non si trova più, ma c'è questa: https://amzn.to/31wlzj5
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