Titolo: Uno di noi sta mentendo
Autore: Karen M. McManus
Traduttore: R. Verde
Copertina rigida: 298 pagine
Editore: Mondadori (6 marzo 2018)
Prezzo online: 12,75 €
Voto: ****
Con Uno di noi sta mentendo Karen McManus ha scritto un thriller (anche se a me sembra più un giallo) che fa benissimo il suo lavoro: tenere incollati alle pagine, bevendole letteralmente per sapere tutto.
Cinque studenti scontano insieme un'ora di punizione in un'aula scolastica e uno di loro è Simon, il quale gestisce un'app con cui svela ogni giorno i segreti della popolazione scolastica. Durante la punizione Simon muore sotto gli occhi di tutti; presto si capirà che si è trattato di un omicidio e gli altri quattro ragazzi sono i primi indagati, tanto più che sono i protagonisti di un post di Simon che avrebbe dovuto vedere la luce di lì a poco. Chi di loro sta mentendo?
Al di là del delitto, il libro si regge su temi che riguardano soprattutto identità, autoaffermazione, reputazione ed etichettamento. Più in generale le relazioni sociali: è molto presente l'ipocrisia.
I personaggi di questo romanzo mi hanno stupito perché, nonostante la caratterizzazione sia insufficiente, loro sono comunque ben ideati. Come dice Simon all'inizio, gli altri quattro incarnano gli stereotipi presenti in ogni storia adolescenziale che si rispetti: la secchiona perfettina, il vandalo problematico, il ragazzo e la ragazza più belli e popolari della scuola. Eppure nessuno di loro è quello che sembra, sono tutti pieni di sorprese. Inoltre si evolvono nel corso della storia, in maniera significativa anche se, nel caso di Addy, mi è sembrata troppo rapida.
Anche le descrizioni fisiche sono buone. I personaggi sono di sicuro la cosa più interessante del libro, ci si affeziona a loro e si spera fino alla fine che nessuno sia colpevole.
Dello stile invece, o almeno della traduzione, non posso parlare molto bene. La prosa è senz'altro scorrevole e coinvolgente, ma è piena di refusi ed errori grammaticali.
In ogni caso il libro è molto molto coinvolgente, incuriosisce sin dall'inizio e in ogni capitolo spunta fuori qualche particolare che alimenta la curiosità. E non si tratta solo di voler sapere chi è l'assassino, ma è intrigante soprattutto seguire le storie dei protagonisti. Se tutti i libri fossero così coinvolgenti forse molta più gente leggerebbe.
Il finale mi ha un po' deluso, l'ho trovato banalotto e speravo anche in un colpevole più insospettabile, ma non importa.
Il libro è uscito da pochissimo in Italia, qualcuno di voi l'ha già letto?
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