Titolo: Chiedi alla luna
Autore: Nathan Filer
Traduttore: A.M. Pizzone
Copertina flessibile: 308 pagine
Editore: Feltrinelli (14 gennaio 2015)
Prezzo online: 7,65 €
Nathan Filer si occupa di ricerca in campo psichiatrico e ha lavorato a contatto con pazienti psichiatrici, e si vede. Chiedi alla luna è un libro molto doloroso – spesso a sorpresa – e uno dei miei preferiti in assoluto, in cui l'autore mostra nei dettagli, dal punto di vista del soggetto direttamente coinvolto, uno dei più seri e compromettenti disturbi psichiatrici, attraverso la progressione dei sintomi disseminati per tutto il romanzo con nonchalance. Detto così può sembrare molto noioso a chi non si interessa di Psichiatria, ma non lo è. Si tratta solo di un ragazzo che racconta la sua storia, come succede in tanti romanzi.
Tra i temi più importanti c'è quello dell'etichettamento, perché essere "pazzi" significa inevitabilmente essere etichettati (e in questo libro si accenna anche all'esperimento di Rosenhan, che io trovo impressionante e che ho citato altrove nel blog). Filer mostra non solo che cosa significhi avere una specifica patologia, ma anche essere in generale pazienti psichiatrici, mettendo in luce in particolare il mancato controllo di sé stessi, la solitudine e il senso di isolamento.
I personaggi del romanzo sono ben dipinti e caratterizzati, appaiono autentici e credibili, ma il punto di vista è sempre quello del protagonista, che ha una sua visione particolare delle cose e quindi anche delle persone. Percepiamo quindi i vari personaggi nel modo in cui li percepisce lui, e in realtà non è per niente un male. Anzi, il punto è a mio parere proprio quello: immedesimarsi e vivere dall'interno i meccanismi che governano la mente di una persona con quel tipo di patologia. Ho letto in giro commenti di persone un po' spiazzate da questa cosa ma insomma, se volete qualcosa di lineare e pulito leggete Jane Austen, non questo!
La prosa è ciò che caratterizza il protagonista, Matthew. È confusionaria e disorganizzata, ripetitiva e a volte nervosa, ma è proprio così che deve essere. Oserei dire quasi che il libro sembra scritto male, ma immagino e spero che sia una cosa voluta (anche se qualche refuso non intenzionale l'ho trovato), che io ho anche apprezzato, proprio perché rispecchia la (dis)organizzazione mentale di Matthew.
Le descrizioni sono ottime, tant'è che Matthew dice spesso Tizio l'avete già conosciuto, oppure la tal cosa l'avete già vista, e si ha davvero la sensazione di conoscere le persone e gli ambienti intorno a lui. Inoltre vengono utilizzati caratteri diversi per distinguere le parti che lui scrive al computer da quelle scritte a mano o a macchina, e ci sono anche i suoi disegni. La prima volta che ho letto il libro era in formato ebook, ma è uno di quei libri che andrebbero letti solo in cartaceo per cogliere al meglio questo tipo di dettagli.
Il finale è un po' troppo sdolcinato ma ripeto, Chiedi alla luna è uno dei miei libri preferiti quindi, ovviamente, lo consiglio a tutti.
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Non conoscevo per niente l'esperimento di Rosenhan, ho cliccato sul tuo link e mi sono documentata: sorprendente e inquietante allo stesso tempo. Quante cose verrebbero da commentare!
RispondiEliminaSai, mi hai fatto venire in mente i libri di Paul Ekman, in particolare "I volti della menzogna", in cui l'autore descriveva un fatto realmente accaduto di una persona, chiusa in un ospedale psichiatrico, che venne "rilasciata" perché era riuscita a fingere di stare benissimo, mentre invece non era affatto così. Infatti, dopo che i dottori si erano convinti della sua "guarigione", la donna è uscita dall'ospedale per andare a togliersi la vita (soffriva di gravi forme di depressione, se non mi sbaglio). Da questo, l'autore prende le mosse per descrivere quanto si possa essere fuorviati dai comportamenti umani e quali sono (se ci sono) i metodi per comprendere meglio la natura dei comportamenti.
Purtroppo continuo a non ricevere le notifiche e quindi mi ero persa il tuo interessantissimo commento. Conosco vagamente Paul Ekman perché mi ero informata dopo aver visto la serie "Lie to me" (che mi era piaciuta un sacco, tu l'hai vista?) ma non ho ancora letto "I volti della menzogna", che ho in lista da allora. Io sono sempre stata molto interessata a tutto quello che riguarda psicologia e psichiatria, quindi il tuo commento mi ha incuriosito molto. In effetti dovrei proprio decidermi a leggere quel libro.
EliminaCome vedi, non sei l'unica a perderti i commenti! Anche io fra gli impegni e le non-notifiche mi sono un po' persa via :/
EliminaComunque sì, ho visto la serie! E voglio rivederla :3 Adesso mi sto dilettando con The Mentalist, che affronta le stesse tematiche in maniera un pochino meno analitica (è un po' più ironica!), l'hai vista? :)
Se ti interessano questi temi allora devi leggere "I volti della menzogna", l'ho letto ed è davvero un manuale. Se vuoi iniziare con qualcosa di più leggero (moooolto più leggero) puoi provare anche qualche libro di Anna Guglielmi. Io ho letto "Il linguaggio segreto del corpo" e non era male. Certo, lascia tantissime questioni aperte, però come inizio, per avvicinarsi a quel mondo (io di psicologia non so nulla), non è per niente male! Fammi sapere! :)