IL BAMBINO – Sebastian Fitzek

Il bambino, Sebastian Fitzek
Titolo: Il bambino
Autore: Sebastian Fitzek
Traduttore: E. Cambini
Copertina flessibile: 318 pagine
Editore: LIT - Libri in Tasca (2012)
Prezzo online: 9,90 €

Come ho già detto qui, Sebastian Fitzek è il mio autore di thriller preferito. Il bambino è il suo terzo romanzo che leggo e non mi ha deluso neanche stavolta. A dire il vero, rispetto agli altri due è più poliziesco e meno psicologico, però riesce comunque a risultare interessante e trascinante.
Come per ogni buon thriller, il fulcro del romanzo è la trama. Si tratta perlopiù di indagini, ma vengono toccati temi molto delicati:
  • Reincarnazione. Esiste una vita dopo la morte? Questa domanda si pone sin dall'inizio, quando Simon, che ha 10 anni, confessa di aver commesso dei delitti 11 anni prima. E poi anche 15.
  • Malattia e morte. Simon è un malato terminale e Robert Stern, vero protagonista della storia, ha subito una grave perdita che, giustamente, condiziona tutta la sua vita, come anche quella di altre persone intorno a lui.
  • Abusi e pedofilia. Ahimè, certe parti, certe descrizioni, certe informazioni mi hanno fatto davvero orrore e mi hanno disgustata. Ma anche questo è un merito del libro.
  • Giustizia e religione. È corretto usare la violenza per fare giustizia? Vogliamo chiederlo a Dexter Morgan?
  • Famiglia, amore e banalità simili, perché sì. La parte finale è anche piuttosto sdolcinata, ma okay, c'era da aspettarselo.

I personaggi del romanzo non sono niente di eccezionale, perché – appunto – nei thriller l'importante è la trama. Hanno pochi tratti distintivi, dei punti di forza e dei punti deboli che li rendono umani e a volte anche teneri, ma in ogni caso non spicca nessuna personalità.
Le descrizioni fisiche in compenso sono buone e perfino minuziose, a volte.

Anche per quanto riguarda lo stile non posso spendere troppe parole buone. È molto scorrevole e fa il suo buon lavoro, come ho detto trascina il lettore e si legge con avidità, ma continuo a ripetere che a fare un buon thriller è la trama, sono gli avvenimenti, la curiosità che inducono. Uno stile semplice e scorrevole completa il tutto, se così non fosse il libro verrebbe appesantito inutilmente. In alcuni momenti, comunque brevi, mi sono annoiata, ma poi la suspance e la curiosità tornano molto rapidamente e si vuole solo andare avanti e saperne di più.
Le descrizioni ambientali sono appena sufficienti, e in fondo non necessarie.
Se cercate alta letteratura, quindi, vi sconsiglio il libro (e del resto dubito che possano piacervi i thriller), ma se siete amanti del genere non potete lasciarvi scappare Fitzek. Io continuerò senz'altro a leggere i suoi libri.

Il bambino lo trovate qui: https://amzn.to/2QF2pU1

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