LA CANZONE DI ORFEO – David Almond

La canzone di Orfeo, David Almond
Titolo: La canzone di Orfeo
Autore: David Almond
Traduttore: G. Iacobaci, W. Ricketts
Copertina flessibile: 248 pagine
Editore: Salani (27 settembre 2018)
Prezzo online: 14,90 €

La canzone di Orfeo è il primo libro che ho letto di David Almond. È un libro per ragazzi, una rivisitazione moderna e adolescenziale del celebre mito di Orfeo ed Euridice. Nel complesso non mi è dispiaciuto, ma ho anche trovato troppo azzardato questo adattamento.
La trama rimane quella del mito, e i temi pure: amore, musica, morte e perdita, disperazione e compagnia bella. Dovendo allungare il brodo per farne un romanzo, qui troviamo ovviamente molti più personaggi e quindi abbiamo anche altri temi accessori quali la famiglia, l'amicizia, l'adolescenza, il sesso eccetera.

I personaggi di questo romanzo, a parte Claire (la voce narrante), lasciano tutti molto a desiderare. Lo scopo, tuttavia, non è l'analisi delle personalità; magari nelle intenzioni dell'autore doveva trattarsi di qualcosa di più simbolico e sublime di una semplice vicenda adolescenziale, però ecco... un minimo di carattere me lo sarei aspettato. I personaggi, e in particolare i due protagonisti, sono vuoti, piatti. Se Ella è dichiaratamente svampita a con la testa per aria, Orpheus invece sembra proprio scemo. Considerato che tutti lo adorano, dovrebbe almeno essere in grado di mettere una parola dietro l'altra, invece non sembra in grado di dire mezza frase intelligente. Io me lo sono immaginato pure con un'espressione ebete, soprattutto nella scena a casa di Claire.
Per fortuna, almeno Claire sembra un vero essere umano, con dei veri sentimenti percepibili e dolore concreto, non campato per aria come tutti gli altri sentimenti raccontati nel libro.

Lo stile è forse la cosa più apprezzabile. L'ho trovato molto particolare, soprattutto per un libro per ragazzi. È scorrevole e semplice da leggere, ma anche poetico, quasi onirico, e poi ho apprezzato molto la resa grafica di certi momenti. Almeno da quel punto di vista, è stato fatto un bel lavoro per ottenere il coinvolgimento del lettore.
Insomma, per farla breve: se siete adolescenti io il libro ve lo consiglio pure, perché comunque è particolare rispetto alla consueta letteratura per ragazzi. In caso contrario invece eviterei. Leggetevi il mito originale, piuttosto.

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