L'ALTRA GRACE – Margaret Atwood

Titolo: L'altra Grace
Autore: Margaret Atwood
Traduttore: M. Giacobino
Copertina flessibile: 563 pagine
Editore: Ponte alle Grazie (19 ottobre 2017)
Prezzo online: 17 €

Voto: 3,5/5

In L'altra Grace, Margaret Atwood ci racconta di Grace Marks, accusata dell'omicidio di Thomas Kinnear, ricco signore per il quale ha lavorato, e della sua amante, Nancy Montgomery. È colpevole o innocente? Ma, soprattutto, è una fredda calcolatrice o era incapace di intendere e di volere? Nel dubbio, viene sbattuta sia in carcere che in manicomio, mentre attorno a lei in molti si prodigano per saperne di più. In particolare il dottor Simon Jordan, esperto di salute mentale, al quale Grace racconta tutta la sua vita.
Anche in questo caso, dunque, ci troviamo sotto gli occhi il racconto di una vita intera, e quindi i temi affrontati sono innumerevoli. Quello che assume un ruolo fondamentale è la condizione e la considerazione della donna in quel periodo storico (XIX secolo), perché Grace è sospettata, accusata e maltrattata prima di tutto in quanto donna, e tutti i ragionamenti e tutte le azioni che hanno lei per oggetto sono pieni di pregiudizi e di maschilismo.
Altro tema importante è quello dell'amicizia, del suo potere salvifico, infatti è solo quella che, seppur per un breve periodo, riesce a rendere la vita di Grace un po' più sopportabile. D'altra parte, è anche ciò che le causerà gran parte dei problemi in cui si verrà a trovare. Di contro, c'è la solitudine, fin troppo presente nella vita di Grace.
Altri temi importanti sono la religione e il fanatismo, la miseria, gli abusi e la libertà, che può essere anch'essa una condanna perché, come dice Grace
Alla fin fine, la comodità è ciò a cui sei abituata.

Anche se si tratta della prigione.

I personaggi del romanzo, a partire dalla protagonista, sono descritti con ricchezza di particolari e anche ben caratterizzati. Visto il periodo storico, purtroppo, pare che gli uomini siano molto più intelligenti delle donne, e sono soprattutto le loro personalità a emergere. Oltre che intelligenti, però, gli uomini sono anche tutti porci, mentre le donne sono tutte delle rispettabili suore oppure delle puttane, o entrambe le cose contemporaneamente. Alcune sono anche delle vipere furbacchione.
Il carattere di Grace si rivela in tutte le sue sfaccettature: da un lato vediamo una donna che è decisamente figlia del suo tempo, con un sacco di idee maschiliste su come comportarsi per mantenere la dignità e risultare gradita; dall'altro vengono fuori anche i suoi lati forti, perfino aggressivi, soprattutto nei confronti degli uomini che osano prendersi troppe libertà (che tra l'altro sono praticamente tutti).
Anche gli altri personaggi sono ben dipinti, riconoscibilissimi in ogni loro parola e gesto, cosa che ho molto apprezzato, perché in molti romanzi, spesso, non riesco a capire nemmeno di chi si sta parlando in un dato momento.
Perfino personaggi che fino a un certo punto risultano anonimi, d'un tratto, riservano sorprese inaspettate. Anzi, il personaggio in assoluto più interessante è, a mio parere, uno di quelli che non sembravano così importanti.

Anche lo stile dell'autrice è notevole. È variabile e variegato, perché la storia viene raccontata da più punti di vista, da documenti e dichiarazioni di personaggi diversi, e cattura l'attenzione sin dall'inizio.
Il libro è piuttosto lungo, ma si lascia leggere facilmente. È molto scorrevole ma non banale, e alcune descrizioni sono meravigliosamente vivide e pensate in maniera molto originale, costruite a beneficio di specifici personaggi. Vengono raccontati diversi sogni e fantasie che sfociano quasi nel delirio, e anche questo è ben reso.
Ho trovato un po' strano l'uso della punteggiatura, troppo limitato per i miei gusti.
In fin dei conti, dunque, ho trovato il romanzo godibilissimo; l'unica pecca che posso sottolineare è che, a mio personalissimo parere, si dilunga troppo su certi momenti della vita di Grace che sono, ai fini del racconto, poco rilevanti. Mi piacciono i libri lunghi ma in questo caso, secondo me, un po' di spazio poteva essere risparmiato. Ad ogni modo, poiché nel complesso il romanzo è decisamente valido, si tratta di un "problema" di ben poco conto.
Detto questo, adesso sono pronta per la serie TV!


3 commenti:

  1. Ciao, nuova follower; complimenti per blog e recensioni; qui trovi il mio parere su una serie tv, finita giovedì 1/12.. http://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2017/12/sirene-serie-tv-recensione.html

    se ti va ti aspetto da me come lettrice fissa (trovi il blog anche su facebook e instagram come: ioamoilibrieleserietv)

    grazie

    RispondiElimina
  2. Devo ammettere di aver conosciuto i romanzi di Margaret Atwood solo in tempi recenti, facenso qualche ricerca sui romanzi distopici. Per giunta, non ne ho ancora letto nessuno, anche se mi ispirano molto sia Il racconto dell'ancella che L'altra Grace per i temi che trattano.
    Sono già entrambi nella mia TBR e spero di trovare tempo per leggerli presto, magari durante le vacanze di Natale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io l'ho scoperta da poco, grazie alle serie tv che non ho ancora visto, perché appunto volevo leggere prima i libri. Cercherò di leggere al più presto anche Il racconto dell'ancella. Non so quando, ma lo farò.

      Elimina