NON LASCIARMI – Kazuo Ishiguro

Voto 4/5

Hailsham è un collegio che accoglie bambini senza famiglia, il cui destino all'inizio non è molto chiaro nemmeno a loro e che, per motivi che verranno fuori pian piano, vengono visti e trattati come diversi e perfino disgustosi. Non lasciarmi è il racconto di un'infanzia e una gioventù come tante, di un'adolescenza qualsiasi, con relativa scoperta del sesso e tutto il resto, ma vissute diversamente a causa di conoscenze, o anche solo sospetti, che gettano una luce anomala su tutto il resto. L'oggetto della narrazione sono delle vite tristissime e destinate alla perdita, che è come dire vite umane e basta, ma con una minore dose di speranza. Anche le dinamiche sono quelle comuni: amicizia, amore, rivalità, potere. L'amore in particolare, come anche l'arte, ha un ruolo particolarmente importante e strano in questa storia.

La voce narrante è quella di Kathy, un personaggio che non saprei come definire, perché la sua personalità non è chiara, ma forse l'aggettivo che sceglierei è debole. Kathy è debole perché sembra cercare continuamente l'approvazione dell'amica stronza – Ruth, che la tratta malissimo – e perché sopporta un sacco di cattiverie, dall'infanzia fino all'età adulta, e sembra offendersi solo per stupidaggini, mentre giustifica le coltellate più crudeli. Nonostante gli altri vengano presentati come suoi amici, in realtà Kathy è sola, per tutto il tempo.
Ruth è la leader stronza e carismatica che non manca nell'infanzia di nessuno, una persona orribile ma caratterizzata benissimo. Forse, anzi, è l'unico personaggio che ho trovato ben caratterizzato nel suo essere così meschina. E tale rimane anche da adulta: giudica velatamente, insinua, fa in modo che gli altri si sentano inferiori e sbagliati, mette le persone che la circondano l'una contro l'altra, e in tutto questo Kathy continua a giustificarla, a concederle il beneficio del dubbio, e questo è ciò che più di tutto mi ha infastidito in questo romanzo, peraltro bellissimo. Solo alla fine Ruth farà finalmente qualcosa di buono, a mo' di conversione in limine mortis.
Tommy, infine, è il personaggio più tenero. Un po' suscita compassione, perché è ingenuo e fragile, viene bullizzato praticamente per tutta la vita – prima dai compagni di scuola, poi dalla fidanzata – e nonostante tutto resta una persona fiduciosa.
Ciò che fa orrore, in tutto questo, è l'atteggiamento dei personaggi secondari, soprattutto i tutori di Hailsham, verso i quali non si capisce se è lecito provare simpatia e comprensione. (Non lo è, ndr.) Solo Miss Lucy si distingue, e ovviamente ne paga le conseguenze.
In ogni caso, come ho detto, ho trovato ben caratterizzata soltanto Ruth. Ho avuto difficoltà a immaginare gli altri personaggi, tranne un paio di tutrici tra cui, appunto, Miss Lucy. Tutti gli altri, nella mia immaginazione, sono esseri indistinti e senza volto.

La prosa, in compenso, è scorrevole e piacevole nonostante i salti temporali, a mio parere superflui. Kathy racconta il tutto come ricordi più o meno lontani, e questo magari giustifica i salti; inoltre i ricordi sono per forza di cose discordanti, e questo contribuisce a rendere il tutto più realistico. In definitiva Non lasciarmi è davvero un bel romanzo, ma devo dire che la mia è stata una rilettura, dopo nove anni dall'ultima. E devo dire anche che la qualità della lettura è stata migliorata dal fatto che sapevo già. La prima volta, infatti, le rivelazioni più importanti mi avevano più che altro infastidito, rendendomi la lettura deludente.

Non lasciarmi è una tragedia, ma una tragedia in sordina: mi ha intristito ma non mi ha fatto disperare, anche perché, ahimè, non sono riuscita ad affezionarmi a nessun personaggio.

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