LA VERITÀ DI AMELIA – Kimberly McCreight

la verita di amelia kimberly mccreight
Titolo: La verità di Amelia
Autore: Kimberly McCreight
Traduttore: C. Salina
Copertina flessibile: 400 pagine
Editore: TEA (8 ottobre 2015)
Prezzo online: 10,20 €

Voto: ***

A Kimberly McCreight devo riconoscere il merito di avermi tenuta davvero incollata alle pagine. La verità di Amelia è un libro che si fa leggere avidamente, tuttavia non mi sento di dare più di tre stelline perché troppe cose non mi hanno convinta.
Kate Baron riceve una chiamata dalla scuola di sua figlia Amelia, che si è messa nei guai per aver copiato un compito. Ma Amelia è sempre stata una studentessa modello, perciò un tale comportamento è decisamente sospetto. Come se non bastasse, quando arriva a scuola Kate scopre che Amelia si è suicidata, forse per l'umiliazione subita. All'iniziale disperazione e a un paio di strani messaggi, seguono indagini che metteranno in luce tanti aspetti di Amelia che Kate non conosceva affatto.
Al di là dell'indagine, il libro è una roba adolescenziale con i soliti ingredienti: amicizia&amore, bullismo, sessualità, ricerca di approvazione e l'immancabile blog con i pettegolezzi della scuola. Da Gossip Girl in poi, quello è diventato un must.

I personaggi del romanzo sono piuttosto interessanti, hanno dei caratteri a volte incoerenti ma questo li rende più veri. Più che altro, hanno tutti caratteri abbastanza forti, come amplificati, netti. Tutti tranne Dylan, forse, ma anche per quello c'è un motivo, quindi direi che l'autrice li ha comunque studiati tutti con una certa attenzione. Malgrado ciò, non mi ha soddisfatta la sfera emotiva di nessuno di loro. Le emozioni dei personaggi si fanno sentire soprattutto nell'ultima parte, man mano che ci si avvicina alla fine, ma per il resto ho trovato il libro emotivamente piatto. In particolare Kate, da madre devastata quale dovrebbe essere (e lo è, a parole), non mi ha trasmesso proprio nulla. Ho letto il racconto delle sue emozioni come una lista della spesa, non le ho sentite.
Inoltre, nonostante i vari colpi di scena, nemmeno la scoperta dei colpevoli mi ha stupito. Ce ne sono diversi: quello che scrive il blog, quello che manda i messaggi a Kate, quello che li manda ad Amelia e così via, non è tutto opera della stessa persona. E ammetto che l'autore del blog mi ha lasciata di stucco, ma tutti gli altri invece li avevo individuati.

Lo stile è da una parte apprezzabile perché, come ho detto, mi ha davvero trascinata; dall'altra, però, non posso dire niente di eccezionale sull'uso delle parole o della grammatica e, in generale, la scrittura mi è parsa asettica. Alcune frasi poi sono proprio banali. Per non parlare delle chat, forzatamente scritte in linguaggio da teenager, a mio parere poco credibile.
All'inizio i salti temporali mi hanno un po' confuso.
Tirando le somme, dunque, non mi è sembrato un romanzo particolarmente buono ma, se vi piacciono i thriller e quella sensazione di volerne sapere sempre di più, potrebbe fare al caso vostro. È comunque una lettura molto piacevole.

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