Titolo: Il giardino dei segreti
Autore: Kate Morton
Traduttore: A.E. Giagheddu
Copertina flessibile: 594 pagine
Editore: Sperling & Kupfer (2008)
Prezzo: 10,12 €
Voto: 4,5/5
Vi dico subito che adoro Kate Morton e ho letto tutti i suoi libri, e Il giardino dei segreti è il mio preferito. L'ho appena riletto per la terza volta.
Il punto forte del Giardino dei segreti, come di tutti i romanzi della Morton, è la trama. Potrei raccontarvela ma sarebbe inutile, perché non vi darei la benché minima idea di come le storie che compongono questo bellissimo romanzo si intreccino. Si tratta appunto di tante storie, così tante che all'inizio può sembrare difficile orientarsi. Sono le storie di tante donne che vivono in epoche diverse e che si intrecciano nel più coinvolgente dei modi possibili. Un ruolo importante nella trama è quello del labirinto, e Kate Morton è stata un genio a creare un labirinto anche metaforico, in cui si rischia di perdersi ma, se si riesce ad arrivare all'uscita, la soddisfazione è grande. Si tratta di dipanare un mistero, e il modo in cui i tasselli vanno mettendosi insieme è fantastico. Ci sono scoperte e colpi di scena fino alla fine, che ho trovato molto commovente dopo aver seguito le storie di tutti i personaggi.
Tanto per darvi un'idea, Il giardino dei segreti parla, tra le altre cose, di: famiglia, maternità, tradimento, ricerca di sé attraverso la propria storia, differenze sociali, abusi, amore, perdita, dolore, gelosia, ossessione, spontaneità vs etichetta... Insomma c'è un mondo intero dentro questo libro.
I personaggi del Giardino dei segreti sono molto notevoli, soprattutto quelli femminili.
Eliza, una delle protagoniste principali, è un personaggio meravigliosamente vivo. La vediamo da bambina e la vediamo crescere e sbocciare in tutto il suo splendore. E la vediamo evolversi: a un certo punto cambia radicalmente a causa della solitudine. Ottimamente resa anche l'evoluzione del suo rapporto con la cugina Rose, ingenua e manipolata dalla madre fino a farsi annullare.
Un altro dei miei personaggi preferiti è Adeline. Non è un personaggio piacevole, tutt'altro: è una donna odiosa e sempre più arida, ma è complessa e piena di sfaccettature, tanto che in un certo senso la si capisce, magari non la si giustifica ma quasi.
E poi Linus, forse l'unico personaggio maschile degno di nota, nel suo essere viscido e inquietante. I personaggi peggiori sono sempre i più interessanti.
Le descrizioni fisiche e la resa delle emozioni sono esemplari.
Lo stile è molto scorrevole, la prosa non stanca malgrado la mole del libro. Il romanzo parte lentamente ma incuriosisce subito. La prima volta che l'ho letto ho impiegato un po' per abituarmi ai salti temporali, ma man mano che si prosegue nella lettura le storie, i tempi, i personaggi, tutto si amalgama così bene che diventa naturale, e si vuole solo continuare a leggere e scoprire tutti i dettagli della storia.
Il tutto è poi condito dalle fiabe di Eliza, che costituiscono una parte importante del libro.
I dialoghi sono buoni, le descrizioni ambientali spettacolari: evocano immagini vivide di paesaggi peraltro molto suggestivi.
Il giardino dei segreti ha il pregio di diventare sempre più bello man mano che si procede. Ci sono romanzi che partono col botto e poi finiscono per afflosciarsi e annoiare. Questo è tutto il contrario. Se siete in un periodo in cui nessun libro vi coinvolge, vi consiglio questo. È come dovrebbe essere qualsiasi romanzo.
Il giardino dei segreti è acquistabile su Amazon, anche se l'edizione che ho io non esiste più. Eccolo qui: http://amzn.to/2DvEKKV
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